Aelia Laelia e i libri dimenticati

Silvia Bordini

Libri dimenticati sono quelli che rimangono dalla chiusura di Aelia Laelia, la casa editrice fondata nel 1982 da Carlo Bordini insieme a Giorgio Messori, Daniela Rossi e Beppe Sebaste. Ne ricostruisce la storia Silvia Bordini, sullo sfondo di ricordi personali e del clima culturale e ideologico di tempi passati, per delineare un ritratto inedito e intenso del fratello Carlo, scomparso nel 2020. Il libro è un tributo a un poeta che si era affermato nel mondo letterario «in una maniera appartata, tenace e selettiva tutta sua» e che aveva dato vita a un’avventura editoriale i cui protagonisti «volevano essere diversi, autonomi dalle maglie del sistema letterario, liberi di scegliere libri “impubblicabili” da proporre come “libri felici” e come “doni”». In questo volume si intrecciano la voce narrante dell’autrice, quella dei fondatori di Aelia Laelia e quella di un piccolo gruppo di amici scrittori che raccontano ciascuno il proprio “libro dimenticato”. Questa polifonia ci ricorda che le intermittenze tra scrittura e memoria funzionano come un organismo in divenire in cui dialogano presenze e assenze, tracce del tempo, situazioni, immagini e persone.